Contratti senza APE, restano valide le multe fino a 18 mila euro
Il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri chiarisce che non si può applicare la nullità differita introdotta con la Legge di StabilitÃ
( articolo estratto da Edilportale, scritto da P. Mammarella:
http://www.edilportale.com/news/2014/01/normativa/contratti-senza-ape-restano-valide-le-multe-fino-a-18-mila-euro_37338_15.html)
La mancanza dell’APE, Attestato di prestazione energetica, nei contratti di compravendita e affitto è punita con una multa da 3 mila a 18 mila euro, mentre non è valida la “nullità differita” introdotta con la Legge di Stabilità . Il chiarimento è arrivato dal Ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri. Ai contratti di compravendita immobiliare, agli atti di trasferimento di immobili a titolo oneroso o ai nuovi contratti di locazione di edifici o di singole unità immobiliari soggetti a registrazione deve essere allegato l’APE, come previsto dal DL Destinazione Italia 145/2013.
In mancanza dell’APE, le parti sono soggette al pagamento, in solido e in parti uguali, di una multa che può variare dai 3 mila ai 18 mila euro.
Nelle locazioni di singole unità immobiliari, invece, la multa oscilla tra i mille e i 4 mila euro. Se il contratto ha una durata fino a tre anni, la sanzione è ridotta della metà .
Le spiegazioni del Ministro Cancellieri
Il Ministro Cancellieri ha ripercorso tutta la normativa sulla prestazione energetica degli edifici, ricordando che l’APE, cioè l’attestato che indica la prestazione energetica dell’immobile, è previsto dall’articolo 6 del Decreto Legislativo 192/2005.
Il DL 63/2013, convertito nella Legge 90/2013, con cui è stata recepita la nuova Direttiva 2010/31/Ue sul rendimento energetico in edilizia, ha introdotto nell’articolo 6 il comma 3-bis con cui è stata stabilita la nullità dei contratti conclusi in mancanza dell’APE (Leggi Tutto).
Successivamente, il DL Destinazione Italia ha sostituito i commi 3 e 3 bis con un nuovo comma 3 in base al quale l’assenza dell’APE viene punita con una multa da 3 mila a 18 mila euro, ma non implica più la nullità del contratto.
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